Il lavoro di Léa Mestres potrebbe essere descritto come un esperimento di portare di design al confine con la scultura. Ci sono diversi aspetti delle sue opere – sedute e soprattutto lampade – che avvicinano questi due modi di vedere le sue collezioni, prima di tutto le dimensioni, molto speso grandi e dominanti, quasi a caricaturare l’immagine tipica che abbiamo di sedie e luci.
Le lampade sono il prodotto che più rappresenta l’artista nata a Parigi nel 1992, perché più le permettono di mettere in risalto i colori, sempre molto accentuati e combinati in intensità tenui del pastello. Rosa, azzurro, giallo, tutti colori definiti che si sfumano grazie alla luce che cade a pioggia su tutta la superficie.

Il colore è anche un elemento con il quale giocare con umorismo e gioia, per farlo molte opere di Léa Mestres sono realizzate in mosaico, a ricreare scacchiere di colori o piccoli motivi decorativi.
Sul profilo instagram dell’artista sono presenti anche video del laboratorio nel quale crea le proprie opere, in particolare è bello apprezzare la realizzazione del materiale (gesso in particolare), poiché proprio la struttura e la finitura della materia prima sono un altro elemento che aumentano l’effetto scultoreo dei prodotti.
La ruvidezza e le irregolarità della superficie servono infatti a enfatizzare l’incidenza della luce sui colori, dando personalità e plasticità a tutte le opere, un ruolo simile a quello dei singoli colori nelle varianti a mosaico.






