La nuova campagna di Nikon contro l’AI 

La nuova campagna di Nikon contro l’AI 

Giorgia Massari · 6 mesi fa · Photography

Abbiamo parlato tanto dell’intelligenza artificiale e della sua diffusione, sia degli aspetti positivi ma anche e soprattutto di quelli negativi. O meglio, di quelle intricate situazioni che rendono l’argomento ancora non del tutto chiaro, ma piuttosto brancolante in una dimensione grigia. Ciò che è certo è che per quanto, per certi versi, possa agevolare l’operato umano, dall’altro tende verso una sostituzione dello stesso, screditando la creatività e attribuendola ad un automa. I più colpiti sono senza dubbio gli illustratori e i fotografi, che assistono alla sostituzione del loro lungo lavoro da pochi secondi di “generazione dell’immagine” sotto l’ordine umano, a cui basta digitare un semplice prompt (comando). Nikon Perù si inserisce in questo discorso, collaborando con l’agenzia Grey Perù per la nuova campagna pubblicitaria “Natural Intelligence”, combattendo contro le immagini foto-realistiche prodotte dall’AI. Per quanto queste immagini sorprendano per la loro incredibile somiglianza con la realtà, esse semplicemente non lo sono. Nikon, con questo video (qui in visione) ci ricorda che possiamo avere foto altrettanto incredibili ma vere che, a dirla tutta, è ancora meglio. 

Questa ossessione per l’artificiale ci sta facendo dimenticare che il nostro mondo è pieno di luoghi naturali incredibili che sono spesso più strani della finzione. Abbiamo creato una campagna con immagini naturali davvero incredibili scattate con le nostre fotocamere, con parole chiave come quelle usate con l’intelligenza artificiale” dice Nikon nello spot. Le immagini sono infatti accompagnate da disclaimer ironici e divertenti che imitano i prompt dell’AI, che potrebbero essere necessari per creare un’immagine simile.

Nikon AI | Colalter.al

In un certo senso, ciò che affascina dell’AI è sicuramente la velocità, l’economicità e la praticità, ma è anche l’aspetto ludico che fa gran parte del lavoro. Con semplici comandi, l’utente può modificare l’immagine: cambiare i colori, aggiungere dettagli più o meno stravaganti, e creare in questo modo un’immaginario costruito su misura per se stesso. Ogni fantasia può diventare concreta, ma pur sempre non reale e per questo priva di fascino. Capita spesso sui social di vedere foto pazzesche, dai paesaggi mozzafiato ad architetture strabilianti, e pensare “wow”, ma immediatamente dopo, leggendo la caption, scopriamo che non sono altro che “AI generated” e la magia svanisce. Ecco che Nikon ci ricorda tutto ciò ma, soprattutto, che la bellezza esiste ed è reale e che l’AI non fa altro che replicarla. L’intento è anche e soprattutto quello di difendere i fotografi e il loro lavoro che, in particolare in Sud America, viene sempre più sostituito dall’AI.

La campagna nazionale è diffusa su tutto il territorio peruviano e ha riscontrato un grande successo. “Le reazioni sono state incredibili” – dice Nikon – “Con un indice di gradimentodel 99% e un riconoscimento del marchio del 95%. E ha ispirato centinaia di persone ad uscire con le loro macchine fotografiche.” “Non rinunciamo al mondo reale.

Nikon AI | Colalter.al
Nikon AI | Colalter.al
Nikon AI | Colalter.al
Nikon AI | Colalter.al
La nuova campagna di Nikon contro l’AI 
Photography
La nuova campagna di Nikon contro l’AI 
La nuova campagna di Nikon contro l’AI 
1 · 7
2 · 7
3 · 7
4 · 7
5 · 7
6 · 7
7 · 7
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri

Giulia Guido · 2 giorni fa · Photography

Lucas Cerri è un fotografo francese, nato a Cannes, che spazia dalle fotografie di viaggio ai ritratti, ma la vocazione per quest’arte è arrivata quasi per caso. 

Infatti, Lucas nasce come musicista, poi col tempo, oltre a esprimere emozioni, pensieri e sentimenti attraverso note e melodie, ha cominciato a fare anche attraverso le immagini. 

Da allora, che fosse analogica o digitale, la macchina fotografica ha sempre fatto parte delle sue giornate. 

Scorrendo il suo sito e addentrandoci nel suo portfolio possiamo notare fin da subito come Lucas Cerri riesca a spaziare dalla fotografia di viaggio, con cui ci porta in ogni angolo del mondo, dall’Islanda agli Stati Uniti, dal caldo Portogallo alla fredda Norvegia, a ritratti intimi e delicati. 

Tra i suoi lavori il nudo ha un ruolo preponderante e il corpo, con le sue forme e le sue linee, diventa quasi una scultura da catturare in tutta la sua naturalezza. Spesso, i corpi che scatta si trovano immersi nella natura, quasi sovrastati da essa e guardando le fotografie di Lucas Cerri sentiamo quel senso di libertà che proviamo quando ci immergiamo nelle profonde acque del mare, o quando corriamo lungo campi desolati. 

Qui sotto trovi una selezione di scatti, ma per scoprire tutti i lavori di Lucas Cerri visitate il suo sito e seguitelo su Instagram

Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Photography
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
Corpi in libertà, la fotografia di Lucas Cerri
1 · 13
2 · 13
3 · 13
4 · 13
5 · 13
6 · 13
7 · 13
8 · 13
9 · 13
10 · 13
11 · 13
12 · 13
13 · 13
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Giulia Guido · 5 giorni fa · Photography

Ai margini della società globalizzata – quella della sindrome da workaholism – e ai margini del giorno ha sempre vissuto una società che non si è mai posta confini o limiti di alcun tipo. È qui, tra le gente della notte, che dal 2018 al 2021 la fotografa Carolina Lopez ha vagato munita della sua macchina fotografica. 

Carolina Lopez è una giovane fotografa di origini latinoamericane che lavora tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove ha preso vita il suo ultimo progetto fotografico “Les Nuits Fauves”. Le donne che popolano la vita notturna di città come Berlino, Praga, Londra, Las Vegas, Parigi e Milano sono le protagoniste dei suoi scatti. 

Con un’estetica super satura e un taglio quasi documentaristico il lavoro di Carolina è un’analisi sulla società consumistica, superficiale ed evidentemente ossessionata dalla moda e dall’estetica. Il flash accecante sella macchina fa luce su alcuni elementi, lasciandone altri totalmente al buio e restituendo quell’aspetto fugace e misterioso della notte. 

Grazie a una campagna di crowdfunding “Les Nuits Fauves” è diventato un libro ed è stato pubblicato dalla casa editrice italiana Selfself Books. Qui sotto potete trovare alcuni scatti del progetto, ma scopritelo per interno sul sito di Carolina Lopez e sul suo profilo Instagram

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Photography
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
1 · 9
2 · 9
3 · 9
4 · 9
5 · 9
6 · 9
7 · 9
8 · 9
9 · 9
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Anna Frattini · 5 giorni fa · Photography

Abbiamo già parlato di Linecheck, l’evento dedicato all’ecosistema musicale italiano e internazionale. Ci siamo andati anche noi e – attraverso la lente di Andrés Juan Suarez – questo è quello che abbiamo visto. Abbiamo respirato aria di novità in un’occasione di incontro e confronto che ci ha permesso di scoprire i nuovi talenti e molte delle nuove tendenze musicali. Insomma, un evento imperdibile nella cornice della Milano Music Week. Le nostre esibizioni preferite sono state quelle di Daniela Pes, 72-HOUR POST FIGHT e Post Nebbia. Quest’anno il tema era #ManyKisses, con la volontà di vedere la musica come un’ecosistema: una comunità poliamorosa che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri, la circolazione di energia ispiratrice e creativa insieme allo scambio fra personalità affermate sulla scena e artistə emergenti. 

ph. Andrés Juan Suarez

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Photography
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
1 · 8
2 · 8
3 · 8
4 · 8
5 · 8
6 · 8
7 · 8
8 · 8
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini

Claudia Fuggetti · 1 settimana fa · Photography

“Come vivremmo se non avessimo dei modelli di genere già precostituiti?

È questo il quesito che si pone il progetto Gender Theory della fotografa e filmmaker Rossella Agostini. Dopo essersi laureata in direzione della fotografia presso il Columbia College di Chicago, l’artista ha deciso di focalizzare la sua ricerca sulla celebrazione dell’individuo in quanto tale e il suo rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione delle relazioni interpersonali sono evidenziate da un tipo di estetica che predilige soggetti visibili da lontano collocati in spazi vuoti: insieme alla valorizzazione di bellezze fuori dal comune Rossella crea così una coerenza narrativa. L’artista ha descritto la sua serie fotografica così:

“Gender Theory è una serie fotografica che rifiuta l’idea del binarismo di genere e ne esplora una realtà dove questa non sia una costruzione sociale. Accenna a temi come l’identità e la sessualità e dimostra come il sesso biologico, l’identità di genere e l’espressione di genere non sempre combacino”.

Attraverso un elegante gioco di ruoli, le immagini di Rossella raccontano una storia capace di arrivare immediatamente al pubblico, non è un caso che Gender Theory abbia vinto il London Photo Festival nel 2018.

Visita il sito dell’artista qui.

Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini | Collater.al
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Photography
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
Gender Theory, il progetto fotografico di Rossella Agostini
1 · 12
2 · 12
3 · 12
4 · 12
5 · 12
6 · 12
7 · 12
8 · 12
9 · 12
10 · 12
11 · 12
12 · 12
Altri articoli che consigliamo