Il debutto di Pharrell con Louis Vuitton

Il debutto di Pharrell con Louis Vuitton

Andrea Tuzio · 6 giorni fa · Style

L’organizzazione che presiede l’industria della moda francese, la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, ha rilasciato il calendario provvisorio della prossima Settimana della moda maschile di Parigi, che si terrà dal 20 al 25 giugno, con 48 sfilate e 38 presentazioni. 

A risaltare però è il debutto di Pharrell come nuovo Men’s Creative Director di Louis Vuitton, che presenterà la sua prima collezione con la maison francese, alle 20:30 della giornata inaugurale della Paris Men’s Fashion Week. 
Da prassi Vuitton è solita programmare i propri show il giovedì, all’interno del calendario di quella specifica settimana, stavolta però la casa di moda francese ha scelto di anticipare la sfilata.

La nomina di Pharrell come successore di Virgil Abloh, resa pubblica lo scorso febbraio dopo la scomparsa dello stesso Abloh nel novembre del 2021, è l’evento più atteso in assoluto della prossima Settimana della moda maschile e ci dirà qual’è la nuova strada intrapresa da Louis Vuitton e da Pharrell Williams. 

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Katsuya Kamo, un geniale equilibrista dell’estremo

Katsuya Kamo, un geniale equilibrista dell’estremo

Andrea Tuzio · 5 giorni fa · Style

Scomparso a soli 54 anni nel marzo del 2020, Katsuya Kamo è stato un genio folle e delicato, un equilibrista dell’estremo e un cultore della bellezza fugace, effimera. Kamo era un modista, hairstylist, truccatore e artista giapponese, ma nessuna di queste definizioni rende davvero l’idea della caratura artistica e di chi fosse davvero Katsuya Kamo.

Katsuya Kamo nasce a Fukuoka nel 1965, in quelle che all’epoca erano ancora zone rurali del Giappone post secondo conflitto mondiale, e inizia da giovanissimo a interessarsi al mondo della moda, del disegno e dell’hairstyling. 

Inizia quindi la sua formazione da hairstylist affiancando un parrucchiere locale prima di trasferirsi a Parigi, dove diventa assistente dello stilista giapponese Tetsuya Tamura, dando sfogo quindi al suo amore per la moda – le sue ispirazioni iniziali sono state Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto per capirci – che lo porterà poi a lavorare con gli stilisti e le maison più importanti a livello globale.
Nel 1996 decide di tornare a casa, in Giappone, a Tokyo per l’esattezza, dove inizia la sue collaborazioni con Junya Watanabe e Jun Takahashi, sviluppando rapporti personali e lavorativi con i due designer di culto giapponesi e curando l’hairstyling per Comme des Garçons e Undercover.

Nella sua carriera da hairstylist – grazie al suo approccio unico e inimitabile, alla fervida immaginazione, all’incredibile capacità tecnica e alla voglia di sperimentazione estrema sotto tutti i punti di vista (forme, colori, materiali, etc.) – lavorerà con i più grandi nomi della moda internazionale. Curerà le acconciature e i copricapi per le sfilate di Fendi, Chanel, Haider Ackermann e Maison Martin Margiela.

In un’intervista a Vogue, Ackermann ha parlato così di Kamo: “Non era necessaria alcuna conversazione tra noi, nessuna parola. Lavoravamo in armonia, in silenzio, mentre osservavo dove mi portava la sua sensibilità artistica, un mondo perfetto ed equilibrato di grazia e follia. Era il miglior compagno di giochi che si potesse sognare”.

Katsuya Kamo è stato tutto e il contrario tutto. Ha mantenuto vivo lo spirito punk e allo stesso tempo i suoi lavori sono stati espressione di delicatezza, estro, immaginazione e bellezza transitoria. Le sue creazioni infatti “esistevano” il tempo di percorrenza di una passerella, ma di una cosa si può esser certi, il lavoro di Kamo è destinato a restare per sempre.

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Bottega Veneta celebra Lina Bo Bardi

Bottega Veneta celebra Lina Bo Bardi

Andrea Tuzio · 4 giorni fa · Style

Continua il progetto di Bottega Veneta intitolato “The Square”, un viaggio alla scoperta delle culture del mondo attraverso l’arte, che ispira il dialogo e instilla curiosità, celebrando artisti e artigiani del luogo.
Dopo le tappe di Dubai nel 2022 e Tokyo, la maison italiana stavolta sbarca in Brasile e precisamente a São Paulo, rendendo omaggio all’architetta italiana naturalizzata brasiliana Lina Bo Bardi, e alla sua Casa de Vidro.

La Casa de Vidro fu il primo progetto edilizio in assoluto di Lina Bo Bardi, immersa nella lussureggiante vegetazione del quartiere Morumbi a São Paulo, fu la residenza dell’architetta fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1992. 

Achillina Bo aka Lina Bo Bardi, nasce a Roma nel 1914 e, dopo la laurea iniziò la sua carriera nello studio di Gio Ponti. Si trasferirà in Brasile nel 1946 assieme al marito Pietro Maria Bardi, dove diventerà cittadina brasiliana nel 1951, lo stesso anno in cui terminerà la costruzione del suo primo edificio da architetta, proprio la Casa de Vidro.

Diventerà una delle personalità più influenti del modernismo brasiliano, sarà anche prolifica artigiana realizzando gioielli, costumi, mobili e scenografie durante tutto il corso della sua vita. 

«È una vera fonte di ispirazione incontrarsi qui con artisti di generazioni diverse, discipline diverse e provenienti da tutto il Brasile, per celebrare l’eredità di Lina Bo Bardi e la ricchezza della cultura brasiliana. Bottega Veneta è sinonimo di stile senza tempo. Con The Square São Paulo, riconosciamo quanto le idee e l’estetica di Lina rimangano attuali, a testimonianza della capacità di mutamento inerente al design e alla cultura», queste le parole del direttore creativo di Bottega Veneta Matthieu Blazy.

L’iniziativa, supervisionata in prima persona da Blazy e con la curatela di Mari Stockler, sarà strutturata in quattro percorsi tematici che saranno poi ulteriormente approfonditi in altrettanti quattro volumi, riuniti in un cofanetto in edizione limitata. 
All’interno della struttura verranno messe a confronto alle creazioni dell’architetta, altre opere realizzate da altri artisti contemporanei brasiliani, in un dialogo tra passato, presente e futuro della creatività e della cultura del paese sudamericano. 

La Casa de Vidro apre le porte al pubblico oggi 26 maggio e sarà visitabile fino al 3 giugno.

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Saint Laurent sfilerà alla Neue Nationalgalerie di Berlino

Saint Laurent sfilerà alla Neue Nationalgalerie di Berlino

Andrea Tuzio · 1 giorno fa · Style

Se la settimana scorsa Valentino ha annunciato che presenterà la prossima collezione Haute Couture Fall/Winter 2023/24 all’interno della suggestiva location dello Château de Chantilly, Saint Laurent non sarà da meno.

Secondo quanto riportato da WWD, il brand diretto da Anthony Vaccarello presenterà la sua prossima collezione maschile il prossimo 12 giugno, con uno show nella splendida cornice della Neue Nationalgalerie di Berlino, nella zona conosciuta come Kulturforum.

Dopo una lunga chiusura durata 5 anni, a causa di una importante ristrutturazione realizzata dallo studio internazionale David Chipperfield Architects, fondato dall’omonimo architetto britannico nel 1985, la Neue Nationalgalerie ha riaperto le porte al pubblico nel 2021.

La meravigliosa struttura, inaugurata nel 1968 e progettata dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe – interamente realizzata in acciaio e vetro – è senza dubbio uno degli esempi più fulgidi e meglio riusciti del modernismo tedesco con una hall d’ingresso completamente circondata da pareti in vetro e un aspetto davvero imponente nonostante si sviluppi su unico piano. Il soffitto invece è un’enorme griglia di metallo. L’intero edificio racconta molto bene la filosofia del suo ideatore, dove il soverchio lascia spazio all’essenziale.

La collezione custodita all’interno della Neue Nationalgalerie è dedicata all’arte del XX secolo, con opere anche del tardo ‘800 fino a coprire appunto tutto il ‘900. Sono infatti esposti capolavori di Pablo Picasso, Giorgio De Chirico, Salvador Dalì e Paul Klee, solo per citarne alcuni.

Per quanto riguarda lo show della prossima collezione maschile della Spring/Summer di Saint Laurent, l’unica cosa certa è che l’appuntamento è fissato per il prossimo 12 giugno presso la Neue Nationalgalerie di Berlino. 

Saint Laurent sfilerà alla Neue Nationalgalerie di Berlino
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“90’s”, il libro del leggendario Thierry Le Gouès

“90’s”, il libro del leggendario Thierry Le Gouès

Andrea Tuzio · 5 ore fa · Style

Senza dubbio uno dei più geniali e anticonformisti fotografi di moda in quella che fu l’età dell’oro della moda, a tutti i livelli possibili, Thierry Le Gouès ha scritto la storia della fotografia fashion.
Dopo anni in cui il leggendario fotografo nato a Brest nel 1964 e cresciuto a Parigi, Le Gouès ha deciso di regalare al mondo un compendio dei suoi lavori realizzati negli anni ’90, quando la moda e il glamour ad essa collegato erano al massimo del loro apice. 

90’s, questo il titolo del libro in uscita a Luglio edito da powerHouse Books, racchiude le foto che Le Gouès ha scattato alle modelle più importanti e famose degli anni ’90 in giro per il mondo, aiutando a definire l’estetica di quel periodo incredibile. Da Carla Bruni a Kate Moss, da Naomi Campbell a Linda Evangelista, una serie di immagini che raccontano l’incredible talento e la prospettiva unica e inimitabile del fotografo bretone, grazie anche al rapporto di fiducia massima che riusciva a instaurare con le modelle che scattava.

Osservando maestri del calibro di Peter Lindbergh, Patrick Demarchelier, Steven Meisel e Albert Watson, durante il suo periodo da stagista presso lo studio parigino Pin-Up dove questi fotografi abitualmente scattavano, Thierry Le Gouès ha imparato, più che la tecnica, il rapporto da instaurare con i soggetti da scattare fatto di complicità e fiducia, infatti questa sarà una sua specifica peculiarità facilmente riscontrabile osservando i suoi lavori.

90’s si apre con una prefazione proprio di Carla Bruni, una delle sue modelle predilette – lui stesso non nasconde che la sua foto preferita l’ha scattata proprio alla ex première dame e che potete vedere qui sopra – e contiene oltre 280 fotografie che già all’epoca proponevano un’idea di bellezza più inclusiva: fu uno dei primi fotografi infatti a dedicare il suo lavoro esclusivamente a modelle nere e di origine ed etnia africana. Molti di questi scatti sono contenuti nel suo primo libro, Soul del 1997, questa raccolta ha poi ispirato alcune delle campagne più belle mai realizzate da Nike, con protagonisti gli atleti e le atlete americane più in voga al tempo, ovviamente tutti scattati rigorosamente dallo stesso Le Gouès.

Il libro uscirà a luglio ma è già possibile effettuare il pre-order qui

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