Nei prossimi giorni, in occasione dell’inizio della Milano Design Week, verranno presentati progetti architettonici e di design. Tra i temi che verranno trattati in modo più approfondito ci sarà la ricerca nel migliorare il rapporto tra uomo e pianeta, cercando soluzioni ecosostenibili e altre che arginino le conseguenze negative dell’inquinamento. L’innalzamento del livello del mare come causa dell’aumento delle temperature è uno dei temi che i designer stanno considerando maggiormente per i progetti delle città del futuro. Tra i designer ci sono quelli di UN-Habitat, Oceanix e BIG, che hanno presentato un render della prima comunità galleggiante e sostenibile al mondo per 10.000 residenti.

Si tratta di una metropoli marittima e modulare, divisa in quartieri da due ettari, autosufficienti e capaci di ospitare fino a 300 residenti. Nel progetto sono calcolati tutti gli aspetti connessi alla naturale integrazione con la natura, per questo l’altezza degli edifici non supera mai i sette piani, con giardini interni per la coltivazione autonoma. nella città galleggiante sono previste anche coltivazioni subacquee di alghe o cozze, creando un ecosistema perfettamente autosufficiente e a misura d’uomo.
Oceanix, questo il nome del progetto, prevede anche luoghi di culto, per lo sport e la cultura. Gli edifici prefabbricato sono pensati per poter essere trasportati in mare, ciò consentirebbe anche di allargare le metropoli con sbocco sul mare anche in acqua, evitando di intervenire su aree rurali o sui piccoli centri in periferia.
Il progetto può sembrare apocalittico, ma il parere degli esperti dice che entro il 2050, il 90% delle città più grandi del mondo sarà esposto all’innalzamento del mare, quindi meglio non sottovalutare questo sguardo a un futuro non così lontano.



