A 1335 metri sul livello del mare, nella località di Burgusio in Val Venosta, sorge l’abbazia benedettina più alta d’Europa, il cui recente restauro curato dall’architetto Werner Tscholl è ora raccontato in un nuovo libro pubblicato dala casa editrice Electa.
In uscita il prossimo 18 gennaio, il volume racconta la conservazione, restauro e rigenerazione architettonica dell’abbazia Monte Maria, interventi partiti analizzando i testi del monaco Goswin del XII secolo.
Dal primo intervento architettonico fino all’ultimo, iniziato nel 2005 su iniziativa dell’abate Bruno Trauner, l’autore Marco Mulazzani ripercorre la storia di uno dei monasteri più importanti del Tirolo, raccontata attraverso testi storici, illustrazioni e fotografie.
Nel grande dibattito interno al mondo dell’arte, che dall”800 contrappone restauro e conservazione, il libro sottolinea la capacità del progetto di Tscholl di creare armonia tra le diverse aree della struttura. Per farlo sono stati utilizzati pochi materiali essenziali come il calcestruzzo pigmentato, lastre in acciaio trattato a cera, vetro trasparente e satinato, inseriti perfettamente nell’edificio originario.
Le fotografie realizzate da René Riller valorizzano tutti gli ambienti dell’abbazia Monte Maria, in particolar modo gli spazi della biblioteca ipogea sotto l’Herrengarten, con il recupero dell’ex chiesa di Sant’Egidio a sala di lettura per il pubblico. L’edificio è pensato infatti come fulcro per la comunità della zona, in questo senso è particolarmente importante la realizzazione del museo dell’abbazia, un luogo attraverso il quale unire aspetti storici e futuro dell’edificio.
ABTEI MARIENBERG – ABBAZIA MONTEMARIA è inserito nella collana Electaarchitettura ed è acquistabile sul sito della casa editrice.









