Partita come designer di tappeti e perfezionata la tecnica nello studio di Paola Navone e Marcel Wanders, il lavoro della product designer Stefania Ruggiero si è poi ampliato verso nuovi prodotti, che hanno permesso all’artista italiana di farsi conoscere sempre di più e di sperimentare con i materiali e le forme.
I tappeti tutt’ora fanno parte delle collezioni di Stefania Ruggiero, che si completano con vasi, sedute, ma anche specchi o elementi prettamente decorativi. La vivacità delle opere non è resa solo grazie all’uso imprevedibile del colore, ma anche da un’alternanza dei materiali che porta ad avere geometrie spigolose e altre più morbide, lucido e opaco, solidità e trasparenze. Questi contrasti e il ritmo nella progettazione si devono ai tanti materiali che vengono utilizzati da soli o combinandoli, tra i quali vetro, schiuma, ceramica, oltre ai filati, che non abbandonano la cifra stilistica di Ruggiero.
Colpisce di Stefania Ruggiero la continua sperimentazione, con opere che seguono un filo comune ma che prese singolarmente hanno una propria personalità, un’idea di progetto indipendente che non segue un disegno prestabilito.









