Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow di Gabrielle Zevin è uno dei libri dell’anno. Il fenomeno di TTT è esploso grazie a BookTok e, ad oggi, su Good Reads, le recensioni sono oltre 580,000 mila. Zevin affronta temi diversi sposando amore, amicizia e gaming riuscendo ad appassionare e riunire milioni di lettori. L’autrice non solo è in grado di far dialogare temi lontanissimi gli uni dagli altri ma fa leva anche sul successo che il gaming ha ottenuto nella pop culture negli ultimi anni. Ormai sono moltissimi i giochi diventati film o serie TV, pensiamo al successo di Tomb Raider, Assassin’s Creed o The Last of Us per menzionarne alcuni. Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è la forza dello storytelling in questo romanzo: i giochi di TTT diventano vere e proprie storie da vivere virtualmente, con un inizio e una fine molto spesso dettate dalle scelte dell’utente. L’intuizione di Zevin è senza dubbio quella di aver fatto propria questa prerogativa e di averla applicata al suo romanzo, che si serve dello storytelling nel mondo dei videogiochi per raccontare la storia dei due protagonisti. Ma scopriamo qualcosa in più sull’autrice, su come è nato questo libro e sull’evoluzione del game design secondo Zevin. Gabrielle Zevin parla della genesi di Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow con Sohani Goonetillake in un’intervista per The Shameless Book Club raccontando delle sfide e del tempo impiegato per costruire la storia di Sam e Sadie che programmando videogame raccontano anche la loro vita.

Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow: fra storytelling e game design
Il corso della vita di Sam e Sadie – i due protagonisti di Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow – sembra essere scandito dai videogame. Nei primi anni dell’adolescenza i due giocano insieme a Oregon Trail o Super Mario insieme alla versione arcade di Donkey Kong. Tutti giochi che hanno fatto la storia del gaming e che Zevin porta come testimoni di un’evoluzione che è sempre andata di pari passo con i progressi del programming. A un certo punto del romanzo, i due protagonisti fondano Unfair Games, la loro casa di produzione, e progettano giochi come Both Sides, Counterpart High, Our Infinte Worlds. Una serie di videogame nati dalla fantasia dell’autrice che mette in atto espedienti narrativi in grado di raccontare l’evoluzione della programmazione dagli anni ’90 fino ai primi anni 2000.

Con il passare degli anni, infatti, i due personaggi programmano anche gli MMORPG, acronimo di Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game, termine coniato attorno al 1997 che si riferisce ai giochi di ruolo sul web. Giochi come League of Legends, World of Warcraft o Diablo sono l’esempio perfetto, ma molto diversi rispetto al primo progettato da Sam e Sadie: Ichigo. Il tutto per testimoniare come l’avvento di Internet accessibile per tutti abbia cambiato il modo di costruire e pensare ai giochi.

Tutti i giochi che hanno ispirato Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow
Non solo Oregon Trail, Super Mario e Donkey Kong ma anche The Sims, EverQuest o Harvest Moon sono solo alcuni dei giochi che hanno ispirato Gabrielle Zevin nella stesura di questo romanzo. Gli ultimi tre sono videogames diventati celebri proprio nello stesso periodo in cui – nella finzione – Sam e Sadie hanno iniziato a sviluppare i loro giochi MMORPG. Nello specifico, anche The Last of Us ha ispirato Our Infinite Worlds nel libro, qualcosa di cui l’autrice ha parlato anche sul suo account Instagram.
La possibilità di costruire una vera e propria storia attraverso il videogame design è una delle chiavi di volta di questo romanzo. Sadie è il personaggio che più incarna questo aspetto della storia raccontata da Zevin: ha studiato materie come il programming legato a ludic techniques specifiche e psicologia per poi ritrovarsi a raccontare storie insieme a Sam attraverso i videogiochi su cui lavorano insieme. Dettagli che dimostrano quanto per autori come Zevin la ricerca sulla materia sia un punto di partenza fondamentale. In giochi come EverQuest o Harvest Moon, infatti, lo storytelling è centrale e stimola il giocatore a inseguire il proseguimento di un filo narrativo ben preciso.

Storytelling e videogames
L’obiettivo di Zevin, in tutto il romanzo, è sempre stato quello di raccontare il sodalizio di due creativi come Sam e Sadie nel corso di quasi trent’anni. Oltre a questo, l’autrice riesce anche a riportare in modo funzionale le modalità in cui il game design si è evoluto nel corso del tempo. Un argomento – nella maggior parte dei casi – riservato solo agli appassionati del settore. In conclusione, Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow è un’esperienza narrativa che permette – anche a chi non è appassionato di videogames – di esplorare molti dei temi legati a questo settore. Lo storytelling diventa quindi uno strumento che permette all’autrice di muoversi fra la storia dei personaggi e quella dei videogiochi che programmano, talvolta facendo incontrare le due dimensioni. Il risultato è una lettura stimolante, diversa dalle altre che apre le porte dell’editoria anche al game design.
Un’ultima curiosità: è possibile giocare a uno dei giochi pensati dall’autrice sul suo sito dell’autrice. Il gioco in questione, Emily Blaster, si ispira alle poesie di Emily Dickinson ed è tutto da scoprire qui.