Questi sono i video più belli della settimana

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Claudia Maddaluno · 4 anni fa · Art

Michael Kiwanuka – Hero

Siamo negli anni ’60, gli anni ’60 del movimento rivoluzionario afroamericano dei Black Panther e Michael Kiwanuka si ritrova vittima di una cospirazione dell’FBI, mettendo in scena il sentimento culturale di quel momento storico. Hero è, più in generale, un tributo a tutti i personaggi che hanno cambiato il mondo e che, però, se ne sono andati troppo presto.

Vagabon – Every Woman

Oggi esce l’omonimo album di Lætitia Tamko, in arte Vagabon, anticipato qualche giorno fa dal singolo Every Woman nel cui video ritroviamo tutta la tranquillità scintillante della sua musica.
La tenda a forma di bolla trasparente in cui è accampata nel visual, vuole esprimere il ritorno a una vita umile e semplice, come quella che viveva da bambina in Camerun.

YBN Cordae & Anderson .Paak – RNP

Il nuovo video di RNP, traccia collaborativa di YBN Cordae & Anderson .Paak, potrebbe tranquillamente essere il trailer di una nuova serie Netflix ambientata negli anni ’70. Ma tu te la immagini una serie Netflix in cui c’è pure Anderson .Paak con una parrucca afro e completino da basket?

Bryony Jarman-Pinto – Sweet Sweet

Tutti hanno bisogno della bellezza di Bryony Jarman-Pinto. Il suo è un talento gigante di cui però non si è accorto ancora nessuno, nonostante la particolare gentilezza del suo canto e l’abilità di incastrarla nelle più disparate influenze. Ci auguriamo che presto tutti si accorgano di averne bisogno.

Matt Maltese – Rom-Com Gone Wrong

Matt Maltese ha voluto annunciare l’uscita del suo prossimo album Krystal (8 novembre, via 7476) con un video simpatico che accompagna il primo singolo Rom-Com Gone Wrong e ci mostra il dietro le quinte della realizzazione di un videoclip musicale.
Il set è un giardino incantato che dà su un lago, dove il regista ha allestito la camera da letto di Matt che però fa la parte dell’artista contrariato.

Julien Chang – Memory Loss

Vuoi un motivo per correre ad ascoltare il nuovo album di Julien Chang? Eccotelo servito.

Sudan Archives – Glorious

Quel serpente lì è il rettile domestico di Brittany Parks aka Sudan Archives e, come dichiara l’artista, è la piena rappresentazione del suo prossimo album Athena: “He’s so sweet and cute, and he doesn’t want to hurt anybody, but everyone is afraid of him. I deal with that — men have told me, ‘You look intimidating’. Or someone will be like, ‘Smile!’ But I’m totally non-intimidating when you get to know me, I’m actually shy.
Aspettiamoci un album che ci cambia la pelle.

Missy Elliott – DripDemeanor feat. Sum1

Diretto dalla stessa Elliott e Derek Blanks, il video di DripDemeanor è in perfetto stile Missy: l’icona del rap degli anni ’90 canta attorniata dai suoi ballerini sfoggiando una serie di outfit goth e futuristici. Quello che ci spiazza è il finale del video che ci catapulta in una galleria d’arte del futuro, dove una guida turistica deve spiegare a un gruppo di ragazzini chi è quella Missy ritratta nelle opere lì esposte.

Chance The Rapper – We Go High

Quel momento in cui ti passa tutta la tua vita davanti e inizi a capire chi sei adesso.

UMI – Sukidakara /好きだから

Vi ricordate quanto faceva schifo l’adolescenza?

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Molo, l’ultima opera di Alberonero negli USA

Molo, l’ultima opera di Alberonero negli USA

Collater.al Contributors · 4 anni fa · Art

Siamo a Fall River, negli Stati Uniti d’America, una città che è parte della contea di Bristol nello stato del Massachusetts. Qui, dal 25 al 29 settembre 2019, si è tenuta l’edizione pilota del “Fabric Arts Festival”, un festival che “celebra l’arte, la musica, la comunità e la città stessa”. Organizzato da Casa dos Açores de Nova Inglaterra (CANI), questo festival propone un programma multidisciplinare che mira a intrecciare tradizioni, luoghi e persone del posto per proporre agli abitanti un nuovo modo di vivere la città. Quattro giorni di concerti di musica, film, mostre d’arte e murales. 

Tra gli artisti coinvolti, Alberonero, che porta a Fall River la sua opera “Molo”. L’artista ce la racconta: “Molo è un installazione temporanea costruita sull’acqua nella città di Fall River. L’opera è dedicata allo sguardo e alla relazione tra il nostro corpo e lo spazio. Un luogo dove entrare e scoprire un nuovo e straordinario punto di vista sulle caratteristiche del paesaggio industriale e naturale della città, tradizioni e radici del posto. L’opera è effimera, si attraversa con lo sguardo, e fragile. Costruita con legno e rete agricola respira: il vento, la luce e le ombre la trasformano in diversi momenti della giornata. Un luogo da scoprire giocando con le sue superfici dei veli d’ispirazione l’architettura nomade temporanea e primitiva.” L’elemento-chiave per la lettura dell’opera di Alberonero, il modulo quadrato, qui torna e assume una forma rettangolare, nel taglio delle reti e nella “pianta” di questo padiglione effimero che si apre verso il mare. Un corridoio verso l’infinito azzurro, una struttura fatta di materiali poveri, che si rispecchia nell’acqua e che cambia volto a seconda della luce e dell’orario del giorno. 

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Testo di Bianca Felicori
Foto di Diogo Lima e Alberonero

Molo, l’ultima opera di Alberonero negli USA
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C’è più di una buona ragione per ascoltare i Golfers

C’è più di una buona ragione per ascoltare i Golfers

Claudia Maddaluno · 4 anni fa · Art

Se stavi cercando il brano giusto per la tua playlist con le ultime uscite di ottobre, i Golfers hanno ciò che fa per te.

Il duo composto da Max e Claudio ha da poco rilasciato il secondo singolo dopo Your Game: si intitola “Good Reason”, ma le buone ragioni per ascoltarlo sono più d’una.

La prima è che è un brano che puoi ascoltare di lunedì, facendo finta che sia appena iniziato il weekend. Poi mettici che prende ispirazione da The Blaze e Jamie XX ma aggiunge spunti innovativi e uno stile molto personale che va a rafforzare l’identità artistica del duo irpino affascinato dalla scena dance anni ’90 ma anche da un pop più dinamico e melodico.

Altro motivo è che “Good Reason” è accompagnato da un video live molto figo girato a Napoli da Dario De Simone alla Fondazione Made in Cloister (ex-Chiostro della Chiesa di S. Caterina a Formiello) che ogni anno ospita un’opera site specific realizzata da artisti internazionali al fine di supportare il dialogo continuo tra tradizione e arte contemporanea.

Questo spirito anima anche il progetto Golfers, molto attento a costruire una sua identità visiva, legata al mondo dell’arte e della moda.
Scopri di più guardando il video di “Good Reason” e leggendo la nostra intervista.

Ciao Golfers, presentatevi con un paio di righe e una canzone a chi ancora non vi conosce.

Ciao Collater.al, noi siamo Max e Claudio, per un motivo non ben specificato quando suoniamo insieme piace farci chiamare Golfers. Veniamo dall’Irpinia e suoniamo una musica elettronica che fonde elementi di annate e stili differenti, riportando l’ascoltatore a sensazioni spesso contrastanti tra di loro. Non siamo in grado di catalogarci in un genere esatto, né ci teniamo particolarmente a farlo. Per capire meglio di cosa parliamo vi suggeriamo di ascoltare il nostro ultimo singolo “Good Reason” che rappresenta benissimo l’idea della nostra musica.

Good Reason” è il vostro nuovo singolo. Ci raccontate come nasce la traccia?

Bella domanda! Questo pezzo nasce seguendo dinamiche poco convenzionali. Un pomeriggio eravamo in studio a lavorare agli ultimi ritocchi di una vecchia traccia. É successo che a fine giornata, ancora incoscienti, ci siamo resi conto di aver esagerato, il brano originale non esisteva più, era venuto fuori un nuovo pezzo fortemente contaminato dagli ascolti del momento, ma che sentivamo estremamente personale.
E’ una delle nostre tracce preferite proprio perché è nata in maniera del tutto naturale, senza dover forzare nulla.

Il vostro progetto, seppure giovane, ha già una precisa identità visiva. Le linee, i colori forti e accenni all’op art sono in qualche modo le tre principali connotazioni del vostro stile. Da dove nasce l’esigenza dei Golfers di abbinare la musica elettronica all’arte visiva moderna

Siamo sempre stati attratti dall’estetica e nel momento in cui abbiamo messo su questo progetto ci è sembrato scontato dedicare la giusta importanza a questo aspetto. La parte visiva va considerata come parte integrante della nostra musica, è uno strumento in più. Abbiamo avuto la fortuna di poter collaborare con LAND OH studio, che ha realizzato e ideato le grafiche di queste prime due tracce (“Your Game” e “Good Reason”) e di tutte le nostre prossime uscite.

Il video che accompagna “Good Reason” è un live girato alla Fondazione Made in Cloister a Napoli. Vorremmo sapere i motivi di questa scelta e com’è nato il rapporto con il brand D.A.T.E. che ha supportato il progetto.

Stavamo ragionando su un contenuto video per Good Reason e l’idea del classico videoclip non ci faceva impazzire. Il nostro mondo è molto vicino a quello dell’arte in genere. La location del Made In Cloister è pazzesca, c’è un connubio perfetto tra arte moderna e architettura storica. Quando ci è stato proposto di girare lì ci è sembrato molto coerente con quello che cercavamo. D.A.T.E. è un brand molto sensibile al connubio musica e moda, a loro è piaciuta la nostra musica e anche il nostro “stile” e il mondo visivo che ci rappresenta, così ha scelto di collaborare al progetto fornendoci le scarpe che vedete nel video e che sono della prossima collezione autunno/inverno, oltre che spingere il pezzo anche sui loro canali. Probabilmente faremo altre cose insieme in un futuro prossimo. 

L’ultima domanda è un consiglio: che disco ascoltiamo oggi?

Beh, potreste ascoltare uno dei nostri dischi preferiti: “Dancehall” dei The Blaze.

C’è più di una buona ragione per ascoltare i Golfers
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Il Terrone a Milano: cosa fa il meridionale a Milano? Si lamenta.

Il Terrone a Milano: cosa fa il meridionale a Milano? Si lamenta.

Giulia Guido · 4 anni fa · Art

Era il 21 ottobre del 2018 quando la pagina e canale YouTube This is Racism pubblicò il video Ciao Terroni – Quando i neri erano i meridionali: ovvero, l’ultimo è “il più terrone” di tutti, in cui Andrea Pennacchi interpretava un testo di Marco Giacosa. 

Oggi, esattamente un anno dopo, This is Racism torna a farci riflettere con il video Il Terrone a Milano

Questa volta, in piedi di fronte alla telecamera troviamo Francesco Olivieri aka Frekt che, nato a Vieste, si è trasferito a Milano per studiare e realizzare il suo sogno di diventare un fumettista. 

A lui viene affidato l’arduo compito di rimproverare i suoi conterranei trasferiti a Milano. 

Cosa fa il meridionale una volta arrivato a Milano? Si lamenta. 

È questo il tema affrontato da Frekt, che è stanco di ascoltare i suoi amici terroni lamentarsi della città che gli ha permesso di studiare, di lavorare, di sfogare le loro velleità artistiche. Le frasi che il fumettista cita sono sentite e risentite: “giù si mangia meglio”, “a Milano manca il mare”, “a Milano manca il sole” o il sempreverde “la cosa più bella di Milano è il treno per Roma”.

Basta! dice Frekt. Basta! lo diciamo anche noi. 

Il Terrone a Milano: cosa fa il meridionale a Milano? Si lamenta.
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The Crown 3, guarda il trailer ufficiale!

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Giulia Guido · 4 anni fa · Art

Uno dei ritorni più attesi di quest’anno è quello di niente meno che la Regina Elisabetta II. The Crown, la serie originale Netflix che ripercorre le vicende della vita della regina d’Inghilterra, arriva alla sua terza stagione. 

Il periodo di tempo coperto dai dieci episodi che saranno disponibili dal 17 novembre va dal 1964, ovvero dalla nascita di Edoardo, quarto e ultimo figlio della regina, arrivando fino al 1977. 

In questi anni la corona inglese deve far fronte a diversi cambiamenti legati alla società, ma anche a problematiche interne, non ultime quelle legate al Principe Carlo, che proprio nel 1971 conosce Camilla Parker Bowls e che, sopratutto, nel 1977 incontra Diana Spencer. Su quest’ultimo punto non si hanno ancora certezza, non sappiamo se vedremo realmente Lady D o dovremmo aspettare la quarta stagione. 

Già all’inizio della produzione della prima stagione, tra i piani del creatore Peter Morgan figurava l’idea di cambiare gli attori ogni due stagioni, per questo motivo troveremo un cast interamente rinnovato partendo dalla protagonista: Claire Foy ha dovuto lasciare il posto a Olivia Colman, fresca di Oscar per la sua interpretazione ne La favorita. Al suo fianco vedremo, tra gli altri, Helena Bonham Carter nei panni della Principessa Margherita. 

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The Crown 3, guarda il trailer ufficiale!
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