Come ogni inizio giugno da ormai più di vent’anni, le Serpentine Galleries londinesi hanno presentato il 21° Serpentine Pavilion. Per l’edizione di quest’anno il lavoro è stato affidato a Theaster Gates, artista americano classe 1973, riconosciuto a livello internazionale grazie al suo lavoro di pianificazione urbana, spazio religioso e artigianato.
Il padiglione di Gates si chiama “Black Chapel” e si presenta come una struttura cilindrica completamente nera che spicca tra il verde dei Kensington Gardens di Londra. La Black Chapel vuole essere sia un punto di aggregazione e di scambio, ma – attingendo alla funzione dei luoghi sacri – anche di riflessione e di isolamento da ciò che ci circonda.

Il Serpentine Pavilion 2022 si distingue da tutti lavori precedenti e segue le nuove tendenze architettoniche e le nuove esigenze legate alla sostenibilità: è il primo padiglione con delle fondamenta riutilizzabili.
L’anno scorso il lavoro curato da Sumayya Vally e dal suo studio Counterspace si presentava già come una struttura “carbon-negative”, però una volta terminata l’esposizione le fondamenta in cemento sono state distrutte, rendendole così inutilizzabili. Quelle della Black Chapel sono invece in legno e sono appoggiate su delle piastre di calcestruzzo che possono essere spostate comodamente da un luogo all’altro e riutilizzate.


Proprio grazie alla possibilità di spostare agevolmente le fondamenta, Theaster Gates ha optato per una struttura completamente lignea e quindi molto più leggera di tutte quelle delle precedenti edizioni.
La “Black Chapel”, illuminata da un oculo centrale, è il luogo perfetto per staccarsi temporaneamente dalla frenesia della quotidianità e rimarrà aperto fino al 16 ottobre.


