Lo street artist ROA ha appena terminato il suo ultimo lavoro sulla facciata del GUM (Gent University Museum) in Belgio.
L’università e il museo faranno “da cornice” al suo bellissimo mucchio di scheletri, tra cui quello di un elefante, un rinoceronte, un orso grizzly e un okapi.
Di lui si conosce molto poco, ma una cosa è risaputa: da piccolo lo street artist belga ROA voleva fare l’archeologo e andava per le campagne a raccogliere piccoli teschi di uccelli e roditori che poi si divertiva a disegnare.

Gli animali sono infatti la sua vera ossessione, un tema ricorrente nella sue opere. Sono senza dubbio la sua principale fonte di ispirazione, sceglie gli animali in base al luogo in cui si trova.
Nei suoi graffiti egli unisce la vita, la morte e la vita dopo la morte. Ai toni di grigio dominanti nelle sue opere, egli affianca solo il rosso che sgorga dalle ferite aperte e sanguinanti di questi grossi animali.
Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con Wallin‘ ed è stato realizzato per la seconda parte dell’apertura del Museo dell’Università di Gand.