Il 21 gennaio 2017 presso la Galleria Varsi di Roma si inaugura il progetto espositivo ‘Livelli’, 2° edizione della mostra collettiva dedicata interamente alla serigrafia.
“Il Caso e l’Errore”. Sono questi gli elementi che incidono sostanzialmente nella caratterizzazione di un’opera.
Certo la mia è un’affermazione discutibile (un po’ come dire che: sono i particolari che rendono bella una donna o la perfezione è un’imperfezione in se stessa… NDR) e probabilmente qualcuno potrebbe dissentire se per opera intendessimo l’opera d’arte nel suo senso più alto, ma sono sicuro che il cerchio degli scettici si restringerebbe se prendessimo in considerazione solo l’arte serigrafica.
Di sicuro la pensa come me Arturo Amitrano, artigiano romano e motore del laboratorio 56Fili che ha realizzato l’intera produzione della mostra.
Un telaio serigrafico classico è composto da cinquantacinque fili, il cinquantaseiesimo filo rappresenta dunque l’imperfezione, da qui 56Fili. Comprendere e padroneggiare l’errore, renderlo produttivo è alla base della mia attività. Questo è possibile attraverso la conoscenza tecnica, conoscere le regole per romperle e intraprendere percorsi empirico-sperimentali. Il mio lavoro è una ricerca continua, in serigrafia non si finisce mai di imparare e di sbagliare!
56Fili è un laboratorio serigrafico con sede a Roma fondato nel 2008 da Arturo. I primi anni di formazione da autodidatta cominciano nel laboratorio del CSOA Villaggio Globale, dove inizia a confrontarsi e a collaborare con altri giovani artisti e in seguito nel laboratorio ereditato dal padre liutaio, dove affina le proprie tecniche di stampa.
L’obiettivo di Arturo è stato sin dall’inizio quello di dar vita a un luogo dove la serigrafia è concepita non solo come strumento di produzione ma come spazio di ricerca sperimentale dove indagare e sviluppare le possibilità che è in grado di offrire.
Oltre ai lavori su commissione 56Fili porta avanti un progetto di ricerca indipendente, collaborando con gli artisti in modo diretto e mettendo a loro disposizione tutto il proprio know-how. Gli “ospiti”, infatti, vengono invitati nella studio e affiancati direttamente nella realizzazione del processo serigrafico.
È andata così anche con gli artisti che hanno partecipato a questa edizione di ‘Livelli’. Nell’arco dell’ultimo anno, infatti, sono passati dal suo studio: 2501, Alberonero, Alice Pasquini, Andreco, Aris, Borondo, Ciredz, Diamond, Egs, Etnik, Francesco Barbieri, Giorgio Bartocci, Hitnes, Imos, Nelio, Nemco, Pakal, Sawe, SBAGLIATO, Sepe, Solo, Tellas, Vesod, Unga (BFC) e ognuno di loro ha realizzato e prodotto almeno una serigrafia.
I lavori saranno in mostra alla Galleria Varsi di Roma in via di San Salvatore in Campo, 51 da sabato 21.01.2017 a domenica 12.02.2017.
Noi abbiamo intervistato Arturo per capire come è stato ospitare questi artisti e cosa c’è dietro a ‘Livelli’. Ecco cosa ci ha risposto.
Artista-artigiano e anche Host. Quanto costa a notte una doppia uso singola da 56Fili?
Il prezzo è incalcolabile, il divano letto in soggiorno ha visto così tanti artisti che tra qualche anno invece che buttarlo lo regalerò a un museo.
Scherzi a parte. Nell’ultimo anno solo passati da voi 25 artisti. Quanto dura in media il loro soggiorno e quanto tempo è necessario per ogni singolo progetto serigrafico?
Quest’anno sono passati molti più di 25 artisti, con alcuni di loro avevo già collaborato mentre i nuovi avevano già esperienze in serigrafia. Sono riuscito a fare realizzare a ognuno di loro opere molto interessanti che rispecchiano il loro lavoro con un livello tecnico più alto.
Se non sono di passaggio di solito gli artisti si fermano almeno 2/4 giorni. In due giorni in media riusciamo a chiudere quasi tutti i progetti. C’è una prima fase di progettazione, poi quella di realizzazione dell disegno che spesso viene fatta nel mio studio e infine c’è la fase della stampa che è quella che porta via un po’ più di tempo: test colori, trasparenze, sovrapposizioni…il risultato finale è una tiratura finita e firmata!
Qualcuno di loro ha provato a mettere radici a e a occuparvi lo studio o dopo un po’ sono andati via senza fare storie…?
Esattamente il contrario! Io considero gli artisti che passano i miei professori, sono io che provo a ospitarli da me per giorni! Ci sono riuscito in rare occasioni e quest’anno ho avuto l’onore di avere Hitnes tra le zampe per quasi tre settimane.
Avete ospitato persone diverse, con peculiarità artistiche e carateri diversi. Qual è secondo te il trait d’union tra le opere che sono state realizzate? E qual è quello tra gli artisti?
La vera unione tra i diversi stili degli artisti in mostra a Livelli è proprio la tecnica serigrafica. Dover ragionare a livelli e dover rispettare delle regole diverse da quelle che utilizzano nel quotidiano porta l’artista a trovare soluzioni, pensieri e azioni diverse. in molti casi chi ha lavorato con 56Fili ha trovato soluzioni nuove per il suo percorso artistico e la stessa cosa capita a me, ogni volta imparo qualcosa di nuovo.
Mi racconti un aneddoto particolare successo durante la preparazione di questi lavori?
Tellas, per me uno degli artisti con più attitudine alla stampa serigrafica. Gli ho proposto di realizzare il fondo per una stampa lavorando con vari tratti gestuali, stampandoli poi in gradiente e sovrapponendoli tra loro e stampando i vari livelli con gli stessi colori trasparenti, per poi intervenirci sopra con i suoi disegni (una cosa un po’ matta), il risultato di 3 livelli di stampa per realizzare il fondo è per assurdo diventato l’opera finita, non presente in mostra ma uscita qualche mese fa: “Mediterraneo”.
Grazie Arturo, è stato un piacere.












NDR: questa è solo una cazzata con del potenziale, detta da un mio compagno di classe durante un’imbarazzante interrogazione di filosofia